Salis,le condizioni di Sala peggiori di quelle che ho vissuto io

2025-01-03 IDOPRESS

"Non posso fare a meno di ricordare

il periodo in cui anch'io fui messa in isolamento in una

prigione di un paese straniero,lontano da casa. Le condizioni

degradanti e pericolose in cui è detenuta Cecilia nel carcere di

Evin a Teheran sono persino peggiori di quelle che ho vissuto a

Budapest,e il solo pensiero mi dà i brividi". Lo scrive sui

social l'eurodeputata di Avs Ilaria Salis. "Nel mio caso,il

sostegno di tantissime persone è stato fondamentale,

indipendentemente dal fatto che condividessero o meno le mie

posizioni politiche. È questo il modo giusto di agire: unirsi

per combattere l'ingiustizia e difendere la dignità umana.


Questa solidarietà non sminuisce - anzi rafforza - quella che

dobbiamo a tutti i giornalisti e le persone cui viene tolta la

libertà,che rischiano,e a volte pagano con la vita,per

raccontare la verità. Dalla Palestina all'Iran,dalla Siria alla

Turchia,fino all'Ucraina e alla Russia. Infine,è essenziale

ricordare che la vicenda di Cecilia si inserisce in un contesto

più ampio,quello dello straordinario movimento sociale 'Donna,

Vita,Libertà',che continua a lottare con coraggio,indomito

nonostante la feroce repressione. FreeCecilia,libere tutte"

"Di fronte a quanto sta accadendo alla giornalista Cecilia

Sala,è indispensabile agire con determinazione,intelligenza ed

efficacia. Occorre 'fare in fretta': dobbiamo riportare Cecilia

a casa il prima possibile",scrive poi sui social l'eurodeputata

di Avs Salis. "A lei,ai suoi affetti e ai suoi colleghi va

tutta la mia vicinanza".


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